Francesco Castaldi e i suoi “dipinti” in fotografia

Francesco Castaldi, figlio d’arte, si diletta nel campo della fotografia artistica. Egli concepisce le sue foto come delle opere d’arte curate nel dettaglio, messe su tela e incorniciate in cornici artigianali create appositamente. Ereditato dal padre, il pittore Gianfranco Castaldi, il gusto per la pittura lo trasferisce in fotografia, conferendo una qualità squisitamente pittorica ai suoi scatti che sono scatti premeditati, di cui realizza prima il disegno nella mente come fa un vero pittore che vede nella creazione artistica innanzitutto un atto intellettuale, assurgendo così via via dall’apollineo al dionisiaco, sotto l’impulso delle sue emozioni. Francesco crea a tavolino le sue composizioni che sono solitamente nature morte, ma anche paesaggi surreali e figure modificate nella loro realtà, artefatte fino a diventare astratte. Il nostro artista fotografo, ispirato ai maestri del Seicento, in particolare a Caravaggio, avvolge le sue nature morte in un’atmosfera crepuscolare imbevendole di una luce smorzata e a tratti squillante alla maniera caravaggesca, ottenuta con i mezzi tecnologici che lui padroneggia magistralmente allo scopo di ottenere il risultato artistico. Così gli oggetti delle sue bellissime nature morte, plasmate dalla luce che ne risalta la plasticità, sembrano fuoriuscire dalla foto intelata, imprimendosi nello sguardo dello spettatore e diffondendo nell’aura intorno la loro segreta poesia. I colori caldi, la luce soffusa e quella vena poetica nostalgica che impregna le sue opere fotografiche, Francesco li prende dalla pittura del padre che è per lui un imprescindibile punto di riferimento. Castaldi lavora le sue foto come fossero dei disegni tanto da renderle simili a dei dipinti a olio…sicchè nell’ammirare le sue opere sembra di trovarci di fronte a dei veri e propri quadri, a dei capolavori della tradizione.

Zaira Daniele